1. MONDO INDIVIDUALE. Benchè l'ambiente sia lo stesso per tutti, ognuno vive in un proprio mondo individuale (grazie A. Schopenhauer).
2. RIVOLUZIONE COPERNICANA. In questo mondo proprio, che ognuno costruisce per se stesso, gli oggetti si conformano al pensiero (grazie I. Kant).
3. OPERAZIONI. Per costruire servono operandi, operazioni e schemi ( grazie S. Ceccato): insieme costituiscono la facoltà dei costrutti mentali, non delle rappresentazioni.
4. AUTOPOIESI. Questa facoltà di costruzione dei costrutti mentali funziona in modo autopoietico (grazie H. Maturana): i risultati del costruire estendono quella facoltà che li ha costruiti (dualismo risultato-funzione).
5. AUTO-ORGANIZZAZIONE. In tal modo, nel corso del fare, si forma un sistema auto-organizzato e intelligente (grazie J. Piaget), un tutto organico fatto di costrutti mentali confrontati e connessi (grazie I. Kant)
6. VIABILITÀ. In questo sistema la priorità appartiene ai costrutti mentali viabili, quelli cioè che superano la prova del fare (grazie E. von Glasersfeld).
7. MONDO INTERNO. Pertanto questo mondo proprio è un mondo interno, composto da oggetti, eventi, nostri simili, rapporti, interazioni sociali, etc. costruiti mentalmente: tutte cose che ognuno costruisce da sè e per sè.
8. MONDO ESTERNO. Il mondo esterno (mondo fisico) mette a disposizione materiale per la costruzione dei costrutti mentali e viene utilizzato come ambiente per metterli alla prova.
9. ESPERIENZA. Dalla regolazione accoppiata di mondo interno ed esterno (processi da regolare) mediante il pensiero (regolatore) risulta l'esperienza.
10. CONOSCENZA. Il proprio mondo nel quale ognuno di noi vive, è pertanto soprattutto un mondo esperienziale (grazie E. von Glasersfeld) e la conoscenza è la logica di questa esperienza.
11. RESPONSABILITÀ. Ne consegue che la responsabilità per la conoscenza appartiene a chi è portatore dell'esperienza (grazie H. von Förster).
Marco Bettoni
26.10.2018
2. RIVOLUZIONE COPERNICANA. In questo mondo proprio, che ognuno costruisce per se stesso, gli oggetti si conformano al pensiero (grazie I. Kant).
3. OPERAZIONI. Per costruire servono operandi, operazioni e schemi ( grazie S. Ceccato): insieme costituiscono la facoltà dei costrutti mentali, non delle rappresentazioni.
4. AUTOPOIESI. Questa facoltà di costruzione dei costrutti mentali funziona in modo autopoietico (grazie H. Maturana): i risultati del costruire estendono quella facoltà che li ha costruiti (dualismo risultato-funzione).
5. AUTO-ORGANIZZAZIONE. In tal modo, nel corso del fare, si forma un sistema auto-organizzato e intelligente (grazie J. Piaget), un tutto organico fatto di costrutti mentali confrontati e connessi (grazie I. Kant)
6. VIABILITÀ. In questo sistema la priorità appartiene ai costrutti mentali viabili, quelli cioè che superano la prova del fare (grazie E. von Glasersfeld).
7. MONDO INTERNO. Pertanto questo mondo proprio è un mondo interno, composto da oggetti, eventi, nostri simili, rapporti, interazioni sociali, etc. costruiti mentalmente: tutte cose che ognuno costruisce da sè e per sè.
8. MONDO ESTERNO. Il mondo esterno (mondo fisico) mette a disposizione materiale per la costruzione dei costrutti mentali e viene utilizzato come ambiente per metterli alla prova.
9. ESPERIENZA. Dalla regolazione accoppiata di mondo interno ed esterno (processi da regolare) mediante il pensiero (regolatore) risulta l'esperienza.
10. CONOSCENZA. Il proprio mondo nel quale ognuno di noi vive, è pertanto soprattutto un mondo esperienziale (grazie E. von Glasersfeld) e la conoscenza è la logica di questa esperienza.
11. RESPONSABILITÀ. Ne consegue che la responsabilità per la conoscenza appartiene a chi è portatore dell'esperienza (grazie H. von Förster).
Marco Bettoni
26.10.2018